Il seguente testo è la traduzione di un articolo pubblicato sull’U.S.-China Perception Monitor in data 12 marzo 2022
La guerra russo-ucraina è il conflitto geopolitico più grave dalla seconda guerra mondiale e comporterà conseguenze globali molto maggiori rispetto agli attacchi dell’11 settembre. In questo momento critico, la Cina ha bisogno di analizzare e valutare accuratamente la direzione della guerra e il suo potenziale impatto sul panorama internazionale. Allo stesso tempo, per lottare per un ambiente esterno relativamente favorevole, la Cina deve rispondere in modo flessibile e fare scelte strategiche conformi ai suoi interessi a lungo termine.
L'”operazione militare speciale” della Russia contro l’Ucraina ha causato grandi polemiche in Cina, con i suoi sostenitori e oppositori divisi in due parti implacabilmente opposte. Questo articolo non rappresenta alcuna parte e conduce un’analisi obiettiva sulle possibili conseguenze della guerra insieme alle relative opzioni di contromisura.
I. Prevedere il futuro della guerra russo-ucraina
- Vladimir Putin potrebbe non essere in grado di raggiungere i suoi obiettivi attesi, il che mette la Russia in difficoltà. Lo scopo dell’attacco di Putin era risolvere completamente il problema ucraino e distogliere l’attenzione dalla crisi interna della Russia sconfiggendo l’Ucraina con una guerra lampo, sostituendo la sua leadership e coltivando un governo filo-russo. Tuttavia, la guerra lampo è fallita e la Russia non è in grado di sostenere una guerra prolungata e i costi elevati ad essa associati. Lanciare una guerra nucleare metterebbe la Russia contro tutto il mondo ed è quindi impossibile da vincere. Anche la situazione, sia in patria che all’estero, è sempre più sfavorevole. Anche se l’esercito russo dovesse occupare la capitale ucraina Kiev e istituire un governo fantoccio a costi elevati, ciò non significherebbe la vittoria finale. A questo punto, l’opzione migliore per Putin è quella di porre fine alla guerra in modo decente attraverso colloqui di pace, il che richiede all’Ucraina di fare concessioni sostanziali. Tuttavia, ciò che non è raggiungibile sul campo di battaglia è anche difficile da ottenere al tavolo delle trattative. In ogni caso, questa azione militare costituisce un errore irreversibile.
- Il conflitto potrebbe intensificarsi ulteriormente e non si può escludere un eventuale coinvolgimento dell’Occidente nella guerra. Mentre l’escalation della guerra sarebbe costosa, c’è un’alta probabilità che Putin non si arrenda facilmente, dato il suo carattere e il suo potere. La guerra russo-ucraina potrebbe intensificarsi oltre il territorio dell’Ucraina e potrebbe anche includere la possibilità di un attacco nucleare. Se ciò dovesse accadere, gli Stati Uniti e l’Europa non potrebbero stare lontani dal conflitto, innescando così una guerra mondiale o addirittura una guerra nucleare. Il risultato sarebbe una catastrofe per l’umanità e una resa dei conti tra Stati Uniti e Russia. Questo confronto finale, dato che la potenza militare russa non può competere con quella della NATO, sarebbe anche peggio per Putin.
- Anche se la Russia riuscisse ad impadronirsi dell’Ucraina con una scommessa disperata, resterebbe comunque in una difficile situazione politica. La Russia da quel momento in poi porterebbe un pesante fardello e sarebbe sopraffatta. In tali circostanze, indipendentemente dal fatto che Volodymyr Zelensky sia vivo o meno, molto probabilmente l’Ucraina istituirebbe un governo in esilio per affrontare la Russia a lungo termine. La Russia sarà soggetta sia alle sanzioni occidentali che alla ribellione all’interno del territorio dell’Ucraina. Le linee del fronte saranno molto lunghe. L’economia domestica sarà insostenibile e alla fine sarà trascinata al ribasso. Questo periodo non durerà che qualche anno.
- La situazione politica in Russia può cambiare o essere disintegrata per mano dell’Occidente. Dopo il fallimento della guerra lampo di Putin, la speranza della vittoria della Russia è scarsa e le sanzioni occidentali hanno raggiunto un livello senza precedenti. Poiché i mezzi di sussistenza delle persone sono gravemente colpiti e mentre le forze contro la guerra e contro Putin si riuniscono, la possibilità di un ammutinamento politico in Russia non può essere esclusa. Con l’economia russa sull’orlo del collasso, sarebbe difficile per Putin sostenere questa situazione anche se non dovesse perdere la guerra russo-ucraina. Se Putin dovesse essere estromesso dal potere a causa di rivolte civili, colpi di stato o altri motivi, la Russia sarebbe ancora meno propensa a confrontarsi con l’Occidente. Sicuramente soccomberebbe all’Occidente, o addirittura sarebbe ulteriormente smembrata, e lo status della Russia come grande potenza verrebbe meno.
II. Analisi dell’impatto della guerra russo-ucraina sul panorama internazionale
- Gli Stati Uniti riguadagnerebbero la leadership nel mondo occidentale e l’Occidente diventerebbe più unito. Al momento, l’opinione pubblica ritiene che la guerra in Ucraina significhi un completo crollo dell’egemonia statunitense, ma la guerra riporterebbe di fatto Francia e Germania, che volevano entrambe staccarsi dagli Stati Uniti, di nuovo nel quadro di difesa della NATO, distruggendo il sogno dell’Europa di raggiungere una diplomazia indipendente e l’autodifesa. La Germania aumenterebbe notevolmente il suo budget militare; Svizzera, Svezia e altri paesi abbandonerebbero la loro neutralità. Con il Nord Stream 2 sospeso a tempo indeterminato, la dipendenza dell’Europa dal gas naturale statunitense aumenterà inevitabilmente. Gli Stati Uniti e l’Europa formerebbero una comunità più stretta basata su un futuro condiviso e la leadership americana nel mondo occidentale si riconfermerà.
- La “cortina di ferro” cadrebbe di nuovo non solo dal Mar Baltico al Mar Nero, ma anche tra il campo dominato dall’Occidente e i suoi concorrenti. L’Occidente traccerà una linea netta tra democrazie e stati autoritari, definendo il divario con la Russia come una lotta tra democrazia e dittatura. La nuova cortina di ferro non sarà più tracciata tra i due campi del socialismo e del capitalismo, né sarà confinata alla Guerra Fredda. Sarà una battaglia all’ultimo sangue tra coloro a favore e contro la democrazia occidentale. L’unità del mondo occidentale sotto la cortina di ferro avrà un effetto sifone su altri paesi: la strategia indo-pacifica degli Stati Uniti sarà consolidata e altri paesi come il Giappone si avvicineranno ancora di più agli Stati Uniti, con i quali formeranno un’unità democratica senza precedenti.
- Il potere dell’Occidente aumenterà in modo significativo, la NATO continuerà ad espandersi e l’influenza degli Stati Uniti nel mondo non occidentale aumenterà. Dopo la guerra russo-ucraina, in qualunque modo la Russia realizzi la sua trasformazione politica, le forze anti-occidentali nel mondo saranno comunque indebolite. La scena già vista dopo gli sconvolgimenti sovietici e orientali del 1991 potrebbe ripetersi: le teorie sulla “fine dell’ideologia” potrebbero riapparire, la rinascita della terza ondata di democratizzazione perderà slancio e altri paesi del terzo mondo abbracceranno l’Occidente. L’Occidente avrà più “egemonia” sia in termini di potere militare che in termini di valori e istituzioni; il suo hard power e il suo soft power raggiungeranno nuove vette.
- La Cina diventerà più isolata nel framework esistente. Per i motivi di cui sopra, se la Cina non adotta misure proattive per rispondere, andrà incontro a un ulteriore contenimento da parte degli Stati Uniti e dell’Occidente. Una volta caduto Putin, gli Stati Uniti non dovranno più affrontare due concorrenti strategici, ma dovranno solo bloccare la Cina in un contenimento strategico. L’Europa si staccherà ulteriormente dalla Cina; il Giappone diventerà l’avanguardia anti-cinese; la Corea del Sud si avvicinerà ulteriormente agli Stati Uniti; Taiwan si unirà al coro anti-cinese e il resto del mondo dovrà schierarsi seguendo la mentalità del gregge. La Cina non sarà solo circondata militarmente da Stati Uniti, NATO, QUAD e AUKUS, ma sarà anche sfidata dai valori e dai sistemi occidentali.
III. La scelta strategica della Cina
- La Cina non può essere legata a Putin e deve tagliarlo fuori il prima possibile. Nel senso che un’escalation del conflitto tra Russia e Occidente aiuta a distogliere l’attenzione degli Stati Uniti dalla Cina. Dunque la Cina dovrebbe gioire e persino sostenere Putin, ma solo se la Russia non cade. Essere sulla stessa barca con Putin, se dovesse perdere il potere, avrà un impatto sulla Cina. A meno che Putin non possa assicurarsi la vittoria con il sostegno della Cina: una prospettiva che al momento sembra irraggiungibile poiché la Cina non ha il potere di sostenere la Russia. La legge della politica internazionale dice che “non ci sono alleati eterni né nemici perpetui”, ma “i nostri interessi sono eterni e perpetui”. Nelle attuali circostanze internazionali, la Cina può procedere solo salvaguardando i propri interessi, scegliendo il minore dei due mali e scaricando il peso della Russia il prima possibile. Al momento si stima che ci sia ancora un periodo di una o due settimane prima che la Cina perda il suo margine di manovra. La Cina deve agire con decisione.
- La Cina dovrebbe evitare di giocare su entrambe i fronti, rinunciare a essere neutrale e scegliere la posizione dominante nel mondo. Al momento, la Cina ha cercato di non offendere nessuna delle parti e ha scelto una via di mezzo nelle sue dichiarazioni e scelte internazionali, inclusa l’astensione dai voti del Consiglio di sicurezza dell’ONU e dell’Assemblea generale dell’ONU. Tuttavia, questa posizione non soddisfa le esigenze della Russia e ha fatto infuriare l’Ucraina, i suoi sostenitori e simpatizzanti, mettendo la Cina dalla parte sbagliata rispetto alla gran parte del mondo. In alcuni casi, l’apparente neutralità è una scelta sensata, ma non si applica a questa guerra, dove la Cina non ha nulla da guadagnare. Dato che la Cina ha sempre sostenuto il rispetto della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale, può evitare un ulteriore isolamento solo stando al fianco della maggior parte dei paesi del mondo. Questa posizione è anche favorevole alla soluzione della questione di Taiwan.
- La Cina dovrebbe realizzare la più grande svolta strategica possibile e non essere ulteriormente isolata dall’Occidente. Tagliare fuori Putin e rinunciare alla neutralità aiuterà a costruire la sua immagine internazionale e a distendere le sue relazioni con gli Stati Uniti e l’Occidente. Sebbene sia difficile e richieda grande saggezza, è l’opzione migliore per il futuro. La visione che una crisi geopolitica in Europa innescata dalla guerra in Ucraina ritarderà in modo significativo lo spostamento del pieno focus strategico degli Stati Uniti dall’Europa alla regione indo-pacifica non può essere trattata con eccessivo ottimismo. Ci sono già voci negli Stati Uniti secondo cui l’Europa è importante, ma la Cina lo è ancora di più e l’obiettivo principale degli Stati Uniti è impedire alla Cina di diventare la potenza dominante nella regione indo-pacifica. In tali circostanze, la massima priorità della Cina è quella di apportare di conseguenza gli adeguamenti strategici appropriati, di cambiare gli atteggiamenti ostili degli americani nei confronti della Cina e di salvarsi dall’isolamento. La linea di fondo è impedire agli Stati Uniti e all’Occidente di imporre sanzioni congiunte alla Cina.
- La Cina dovrebbe prevenire lo scoppio di guerre mondiali e nucleari e dare un contributo insostituibile alla pace mondiale. Dal momento che Putin ha esplicitamente richiesto alle forze di deterrenza strategica della Russia di entrare in uno stato di speciale di prontezza al combattimento, la guerra russo-ucraina potrebbe sfuggire al suo controllo. Una giusta causa attira molto sostegno; una ingiusta invece ne trova poco. Se la Russia istiga una guerra mondiale o addirittura una guerra nucleare, rischierà sicuramente turbolenze a livello mondiale. Per dimostrare il ruolo della Cina come grande potenza responsabile, la Cina non solo non può stare con Putin, ma dovrebbe anche intraprendere azioni concrete per prevenire le possibili avventure di Putin. La Cina è l’unico paese al mondo con questa capacità e deve sfruttare appieno questo vantaggio unico. Senza sostegno della Cina, Putin molto probabilmente porrà fine alla guerra, o almeno non oserà intensificarla. Di conseguenza, la Cina otterrà sicuramente elogi internazionali per il suo ruolo nel mantenimento della pace nel mondo, e ciò può aiutare la Cina a prevenire l’isolamento ma anche a trovare un’opportunità per migliorare le sue relazioni con gli Stati Uniti e l’Occidente.
foto di copertina: @Ansa