“Le piogge monsoniche torrenziali hanno scatenato le più gravi inondazioni della storia recente del Pakistan, spazzando via interi villaggi, uccidendo oltre 1.600 persone e provocando più di 33 milioni di sfollati. Questo disastro indotto dai cambiamenti climatici sta lasciando dietro di sé una scia di distruzione, fame e malattie. Con vaste aree del Pakistan che potrebbero impiegare mesi per asciugarsi, infatti, le malattie trasmesse dall’acqua stanno aumentando, così come la malnutrizione, soprattutto tra i bambini. Nonostante tutti gli sforzi della comunità internazionale, dei volontari e del governo, la natura senza precedenti delle inondazioni ha provocato un’enorme carenza di risorse e il sistema sanitario pakistano, già sovraccarico, non ha le risorse per aiutare tutti coloro che hanno bisogno di cure. In base ai nostri principi di solidarietà internazionale, impegno e condivisione degli oneri, è imperativo rispondere alle richieste di aumentare la cooperazione e mobilitare fondi aggiuntivi, Tuttavia, non basterà aumentare gli aiuti umanitari nel tentativo di arginare il possibile rischio di epidemie. Per sostenere il Paese in questo momento drammatico, bisognerà agire per sostenere la ricostruzione, la riabilitazione e la resilienza del Pakistan, anche attraverso misure di riduzione del debito. Non è il momento delle belle parole ma delle azioni immediate ed efficaci”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare e coordinatore del Comitato per i rapporti europei e internazionali del Movimento 5 Stelle, in una nota.
PAKISTAN, CASTALDO (M5S): UE SOSTENGA LA RICOSTRUZIONE DEL PAESE
06
Ott 2022
