Applicando la logica del “va tutto bene”, buona parte della classe politica italiana trova sempre il modo per ricordare i primati positivi dell’Italia, usandoli come un tappeto per nascondere la polvere, specie quella del clientelismo su cui fondano la propria azione.
Noi li ricordiamo tutti, i nostri primati. Anche quelli che fanno rabbrividire.
L’Italia è oggi ufficialmente il più corrotto dei Paesi dell’UE.
Secondo il Corruption Perception Index 2014 di Transparency International, che riporta le valutazioni degli osservatori internazionali sul livello di corruzione di 175 paesi del mondo, il nostro paese si trova al 69esimo posto della classifica generale ed è maglia nera degli Stati Membri dell’Unione europea.
Bulgaria e Grecia, migliorando la propria posizione in classifica, ci hanno raggiunto al 69esimo posto, il Kuwait, invece, ci precede di due posizioni (67esimo).
Mentre vi scrivo sta finendo la riunione odierna in Commissione Affari Costituzionali. Al posto di affrontare anche problemi come questo, gli altri membri italiani di questa commissione discutono di liste pan-europee e, peggio ancora, propongono come soluzione per combattere l’astensionismo il rafforzamento del potere e della visibilità dei partiti politici europei, impedendo a chi non ne ha uno persino di candidarsi per il PE, così Mercedes Bresso.
In che mondo vivono queste persone? In momenti come questo capisco la rabbia che Gesú provò cacciando i mercanti dal tempio. Ne abbiamo ancora tanti da cacciare anche noi dal tempio della democrazia!
Io dico che ci meritiamo molto di più. Io credo che questi dati penalizzino fortemente i cittadini onesti che si ritrovano governati da politicanti corrotti e conniventi che ogni giorno affossano col loro indegno operato l’immagine internazionale del nostro paese.
Dobbiamo riprenderci la dignità che c’è stata tolta.
Ora che il MoVimento 5 Stelle é dentro il palazzo della politica europea, spenderò e spenderemo ogni nostra energia affinché l’Italia riconquisti un’immagine pulita, l’immagine di un paese stanco di essere deriso e compatito.
C’è troppo ritardo nel rispondere alle sollecitazioni di Bruxelles in tema di autoriciclaggio, prescrizione, falso in bilancio e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Tutto ciò, così come gli scandali dell’Expo, del Mose e quello di questi giorni di #MafiaCapitale, ha pesato molto nella classifica sulla corruzione. Allo stesso modo incidono i piccoli grandi soprusi che subiamo ogni giorno, figli della cultura del “ma fanno tutti così”.
Quello che fa più male è il senso di diffusa impunità che ancora domina nel nostro paese. La logica del “sono tutti uguali”. Il partito che da sempre ci governa é il peggiore di tutti: é il PARTITO PRESO. É questa superficialità che ci uccide!
Abbattiamo i muri della rassegnazione, opponiamoci all’immagine di un’Italia corrotta, portando avanti una campagna continua di informazione su ciò che faranno i veri cittadini nelle Istituzioni.
No, #NonSonoTuttiUguali!
No, #DipendeDaNoi!