domenica 04 giugno 2023

European Citizen’ Initiative: End the Cage Age

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Set 2018

Negli anni ottanta, il biologo Eugene Filmore Stoermer creò il termine “Antropocene”, parola che fu poi adottata anche dal Premio Nobel per la chimica, Paul Jozef Crutzen, nel suo libro “Benvenuti nell’Antropocene”. Il termine indica l’epoca geologica attuale e attribuisce all’uomo e alle sue attività le principali cause delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

Oggi, siamo davanti ad un’altra manifestazione dell’antropocene, dell’impatto umano sul biotopo. In tutto il regno animale, l’uomo è l’unico animale che sequestra altri animali per tutta la sua catena alimentare: gabbie per galline ovaiole e per polli da carne riproduttori, gabbie di gestazione per scrofe, gabbie di allattamento per scrofe…  

Soltanto nell’Unione europea, ogni anno, circa 700 milioni di animali sono incarcerati e patiscono delle crudeli e inutili sofferenze. Sofferenze che riguardano non solo galline e polli, ma anche conigli, quaglie, anatre, oche, scrofe e così via. 

I più giovani tra di noi forse si ricorderanno delle vecchie cabine telefoniche che si trovavano per le strade. Ora immaginatevi una vita intera lì dentro e capirete l’angoscia e lo strazio di rimanere bloccati in questi piccolissimi spazi. 

Vivere dentro una gabbia non è vita!

Ovviamente fino a poco, ci accusavano di antropomorfismo, ovvero di attribuire agli animali dei sentimenti che ritenevamo solo umani. Secondi i nostri detrattori, gli animali non provano né emozioni né dolore, nessun tipo di sentimento. Ma la scienza ha poi dimostrato il contrario. Gli animali sentono e risentono come noi essere umani, sono esseri senzienti come sancito anche dall’articolo 13 del TFUE. 

Vivere dentro una gabbia non è dignità!

Quindi non solo sofferenze intollerabili ma spesso anche inutili, soprattutto perché oggi esistono diversi sistemi alternativi senza dover per forza ricorrere alle gabbie. Ad esempio ci sono i sistemi di allevamento all’aperto, biologici o a terra che consentono agli animali  una maggiore libertà di movimento, così come la possibilità di esprimere comportamenti naturali e di interagire con i loro simili, migliorando il loro benessere.

Come ho detto, siamo nell’era dell’antropocene, quindi dell’essere umano. A noi quindi spetta una grande RESPONSABILITÀ. E in questo senso, penso che l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) possa essere un valido strumento. Mi congratulo quindi di essere qui con voi per lanciare questa ICE che chiede alla Commissione di proporre una legislazione che vieti definitivamente l’uso di gabbie in Europa. Sono fiducioso nell’esito di questa ECI. Sono convinto che raggiungeremo il milione necessario di firme, ma che andremo anche ben oltre!

Prima di concludere lasciatemi dire un’ultima cosa. Nel suo ultimo libro, Raj Patel, economista americano specialista della crisi alimentare mondiale, per dimostrare l’alienazione del nostro sistema produttivo ha preso come esempio il nugget di pollo, una vera aberrazione alimentare. Penso però che avrebbe dovuto prendere la gabbia!