sabato 23 settembre 2023

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Interrogazioni parlamentari

Le interrogazioni parlamentari sono quesiti che i deputati europei rivolgono ad altre istituzioni e organi dell’Unione europea costituendo così uno strumento diretto di controllo parlamentare nei confronti di altre istituzioni e organi dell’Unione.

Relazioni

Quando una proposta della Commissione è trasmessa a una commissione parlamentare, quest’ultima nomina un relatore incaricato di elaborare una relazione che di solito consiste in una serie di emendamenti alla proposta (ciascuno accompagnato da una breve motivazione) e in una motivazione generale, e comprende inoltre una scheda finanziaria intesa a valutare l’impatto finanziario della proposta e la sua compatibilità con il bilancio a lungo termine.

Risoluzioni

Le proposte di risoluzione e le relazioni presentate dai deputati e dalle commissioni parlamentari sono sottoposte alla votazione del Parlamento in seduta plenaria, con o senza discussione. Una volta votati, i testi definitivi approvati sono pubblicati e trasmessi alle autorità interessate.

Pareri

La commissione parlamentare incaricata di una questione può invitare altre commissioni a esprimere un parere. Il presidente e il relatore della commissione che esprime un parere spesso sono invitati a partecipare alle riunioni della commissione competente. Il parere spesso assume la forma di un rapporto scritto.

Interventi in Plenaria

Le sedute plenarie del Parlamento si svolgono dodici volte l’anno a Strasburgo, con brevi sessioni plenarie a Bruxelles. La plenaria riunisce tutti i 751 deputati al PE per discutere e votare la legislazione dell’UE. È in questa occasione che un deputato prende la parola intervenendo in aula su un argomento specifico all’ordine del giorno.

Dichiarazioni scritte

Una dichiarazione scritta è un testo di non più di 200 parole che riguarda esclusivamente un argomento rientrante fra le competenze dell’Unione europea. Le dichiarazioni scritte, tuttavia, non impegnano il Parlamento, vale a dire non possono essere considerate come un atto del Parlamento rappresentativo della posizione dell’Istituzione, ma solo come un atto che rappresenta la posizione dei suoi autori e dei suoi firmatari.